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Tutela della persona

L’amministrazione di sostegno è una misura prevista in favore di soggetti che presentino fragilità e per le quali necessitino di essere assistiti nel compimento degli atti di ordinaria e/o straordinaria amministrazione, nella gestione del patrimonio, e talvolta anche nelle scelte relative alla salute.
Con l’amministrazione di sostegno, il soggetto beneficiario viene tutelato con la previsione di una serie di atti o attività che lo stesso può compiere unicamente assistito dall’amministratore nominato.

Il minore, naturalmente privo di capacità giuridica, può nondimeno essere titolare di un interesse ad intervenire in alcune tipologie di rapporti. Non potendo farlo personalmente, verrà rappresentato da un curatore speciale, che sarà portatore dei suoi interessi.
La nomina di un curatore speciale è altresì possibile nei procedimenti davanti al tribunale ordinario, e a quello per i minorenni.

Gli istituti dell’interdizione e dell’inabilitazione sono anch’essi posti a tutela di chi si trovi in uno stato di incapacità, anche temporanea, con la conseguente necessità di essere assistito e rappresentato nel compimento di atti.
Rispetto all’amministrazione di sostegno, limitano maggiormente la capacità del soggetto beneficiario, il quale sarà assistito per il compimento di alcuni atti da un tutore, mentre altri, a causa del grado di incapacità potrebbero essergli negati del tutto.

Qualora un soggetto intenda compiere un atto eccedente l’ordinaria amministrazione in nome e per contro di un altro soggetto, senza o con limitata capacità giuridica (es. minori, soggetti beneficiari di amministrazione di sostegno, interdetti o inabilitati), questi deve rivolgersi al giudice tutelare affinché lo autorizzi al compimento degli stessi, ove nell’interesse del soggetto beneficiario.

L’accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) ha importanti risvolti sia relativamente alla salute psicofisica della donna, che al rapporto di filiazione con il neonato.
Ulteriori questioni potrebbero porsi nell’applicazione delle tecniche di PMA, considerata la primaria necessità di garantire e tutelare la salute della donna.

I minori nati in seguito a procreazione medicalmente assistita da coppia omogenitoriale incontrano nel nostro ordinamento alcuni ostacoli nel riconoscimento del rapporto di filiazione da parte di entrambi i genitori.
Al fine di tutelare il rapporto del minore con gli stessi è quindi necessario che tale rapporto venga riconosciuto dall’ordinamento giudico.

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