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Questioni bioetiche

Il riconoscimento automatico di entrambi i membri della coppia genitoriale, indipendentemente dal sesso degli stessi, quali genitori del minore nato in seguito a gestazione per altri all’estero incontra maggiori difficoltà nel nostro ordinamento, ove vige un divieto assoluto di tale modalità procreativa.
Anche in tale ipotesi però, stante la necessità di garantire e tutelare i diritti del minore e del genitore, è importante che tale rapporto venga riconosciuto nel nostro ordinamento.

Affinché una ragazza minorenne possa accedere all’interruzione di gravidanza, è necessario che vi sia l’assenso di entrambi i genitori, in mancanza del quale (per disaccordo o perché la loro consultazione è sconsigliata) occorre l’intervento al giudice tutelare autorizzi o meno l’intervento.

La donna può sottoporsi a un procedimento finalizzato alla crioconservazione dei propri ovuli, siano questi fecondati o meno, al fine di avere una gravidanza futura.
Il ricorso a tale tecnica medica può richiedere l’intervento dell’autorità giudiziaria laddove, tra il congelamento degli ovuli fecondati e quello dell’impianto, sopravvengano circostanze che alterino la situazione di fatto, e più precisamente il rapporto tra i membri della coppia.

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